Quando uscite il vostro cane comincia ad abbaiare, ad ululare, a mordere, a scavare o distrugge tutto ciò che ha intorno? Questo significa che non è abituato a rimanere a casa da solo. I cani hanno sì bisogno di attenzioni e di cure, ma devono anche imparare a rimanere da soli in casa, senza che sia presente nessun membro della famiglia. Qui di seguito troverete una serie di trucchi utili per insegnare al cane a stare a casa da solo.

Perché il cane non vuole rimanere solo?

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La riluttanza del cane a rimanere solo in casa può dipendere dal carattere insicuro dell’animale o perché ha vissuto qualche trauma nel passato. I cuccioli di cane nati o cresciuti in un ambiente insicuro o pericoloso, sono i figli di madri spaventate e tristi, che non hanno insegnato ai propri figli ad essere cani equilibrati.

Spesso le madri non allattano i cuccioli per tutto il tempo necessario. Gli allevatori sottraggono loro i cuccioli prestissimo per fare in modo che vadano di nuovo in calore. Tutto ciò contribuisce a rendere i cuccioli paurosi ed insicuri.

Allo stesso modo, i cuccioli abbandonati o maltrattati soffrono di panico cronico. A volte l’eccessiva attenzione da parte dei padroni, provoca nei cani una certa riluttanza a rimanere da soli. I traumi importanti, le insicurezze o i maltrattamenti, possono essere le cause di una sindrome chiamata ansia da separazione. 

Come fare in modo che il cane rimanga in casa solo e tranquillo?

Se nelle prime settimane di vita del cucciolo, gli si sta troppo addosso negandogli un certo grado di libertà, possono originarsi una serie di disturbi comportamentali: per esempio evacuare ed urinare in casa, mordicchiare, scavare o abbaiare continuamente. Per evitare tutto questo, bisogna che il padrone, quando è in casa con il proprio cane, osservi una serie di norme, così come deve seguire alcuni accorgimenti quando deve uscire.

La prima cosa è far fare esercizio al cane. Portarlo fuori ogni giorno, dedicargli tempo e impegno: bisogna giocare con il cane per fare in modo che scarichi l’energia e che si sfoghi. Di modo che, una volta rientrati in casa, sarà felice di poter riposare e non vedrà l’ora di accoccolarsi.

Bisogna stare molto attenti ed evitare che il cane diventi eccessivamente dipendente dal padrone. Quando siete in casa con il vostro cane, dovete interagire con lui, giocandoci o coccolandolo, ma dovete anche lasciargli del tempo che dovrà impegnare a divertirsi da solo mentre voi magari vi dedicate ad altre cose. Se vi reclama attenzioni, e gli avete già dedicato del tempo sufficiente, dovrete cercare di ignorarlo.

Allo stesso modo quando uscite e quando rientrate, non dovete salutarlo troppo calorosamente. Dovete fargli capire che il fatto di uscire di casa o di rientrare, non ha alcuna importanza e che quindi non c’è bisogno né di feste, né di preoccupazioni. Non salutatelo quando state per andare via, e al ritorno non prestate attenzione al suo caloroso benvenuto. È necessario aspettare che si calmi, solo allora lo potete salutare.

Un altro comportamento errato da parte del padrone è sgridare il cane per ogni cosa. È un atteggiamento che provoca l’insorgere di insicurezze, di stress cronico e di dipendenza dal padrone, perché, pur trattandosi di attenzione negativa, è pur sempre attenzione.

Il padrone dev’essere per il proprio cane un esempio di tranquillità e di sicurezza e deve rispettare sempre la stessa routine. I cani, non dimenticatelo, sono animali abitudinari che apprendono attraverso la ripetizione. Se si abituano a fare la stessa cosa tutti i giorni, presto si abitueranno anche a rimanere a casa da soli, perché avranno capito che quando il padrone esce, farà comunque ritorno.

Per farli abituare gradualmente a rimanere da soli, bisogna che il lasso di tempo di assenza del padrone si faccia via via più lungo, fino a raggiungere l’intervallo normale. È meglio dare da mangiare al cane prima di andare via, appena mangiato, infatti, il cane si addormenta e potrà farsi un pisolino mentre siete fuori.

È importate che il cane abbia un posto in cui accoccolarsi e sentirsi al sicuro, dove potrà rifugiarsi in vostra assenza. Una stanza che potete chiudere prima di uscire, evitando così che il cane giochi con tutto ciò che abbia a portata di mano.

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Chiudetelo nella sua stanza con tre giochini, la sua cuccia e la ciotola dell’acqua. Al vostro rientro, una volta che il cane si sarà calmato, portatelo fuori. Un’altra soluzione, anche se non necessariamente ottima e non sempre consigliabile, potrebbe essere adottare un altro cane per far sì che si facciano reciprocamente compagnia. Ovviamente dipende dalle vostre disponibilità economiche e di tempo. Avere due cani duplica l’impegno, non lo dimezza.

Fonte: I MIEI ANIMALI

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